Gli Hangout di Google+
sono sempre di più una realtà importante della comunicazione sportiva. Con il
passare del tempo la lista delle società che fanno ricorso a questo social
media tool diventa sempre più lunga. In un precedente articolo di
Sportsays ho trattato le case-histories di Manchester City, Chelsea e Milan, i
primi top club calcistici a sfruttare le potenzialità dello strumento di
Google, anche se con modalità ed esiti differenti. Ma in questa speciale
classifica non poteva non mancare una squadra che da anni è stabilmente ai
vertici del calcio mondiale e all’avanguardia nell’uso dei social media (fonte
starcount.com): l’FC Barcelona. La società catalana, visto l’entusiasmo
generato dagli Hangout degli altri top club europei, ha infatti deciso di
pianificarne uno a tinte blaugrana proprio oggi, 24 Ottobre 2012, con un ospite
speciale: il difensore Gerard Piqué.
L’evento è iniziato,
come previsto, alle ore 17.30. Piqué, che poco prima, con un tweet aveva
invitato i suoi followers a seguire l’hangout, si è presentato accompagnato da una
presentatrice che ha svolto la funzione di mediatrice tra il forte difensore
blaugrana e i partecipanti all’evento. L’hangout si è tenuto in tre lingue:
catalano, spagnolo e inglese e il giocatore ha video.chattato con i tifosi che hanno
inviato le migliori domande (postate su Google+ e Twitter con l’hashtag
#CamNouLive) e selezionate dall’ufficio comunicazione del Barcellona. I sette
fortunati partecipanti provenivano da Spagna, Usa e China (e rappresentavano
quindi Europa, Americhe e Asia): una scelta probabilmente mirata ad evidenziare
la diffusione globale del brand catalano nel mondo.
A differenza di quello dell’AC
Milan, che assomigliava molto ad un incontro informale tra amici, l’hangout del
Barça è stato più “istituzionale”. La presenza della presentatrice ha
impedito la possibilità di stabilire quel legame, a cavallo tra empatia e
complicità, che il Milan era riuscito a creare. Inoltre, a differenza di
Daniele Massaro che si trovava di fronte al computer, il campione blaugrana era
seduto su un sofà, in una posizione quindi molto più distante dallo schermo:
una distanza sia fisica, ma anche psicologica rispetto ai fans che, di
conseguenza, si sono sentiti meno coinvolti.
Piqué, rispondendo alle
domande, ha dichiarato di aver come modelli Beckenbauer, Maldini e il suo
attuale compagno di squadra e capitano, Carles Puyol. Afferma che da piccolo,
quando giocava nelle giocanili del Barcellona, non pensava ad altro che a
giocare: solo dopo aver firmato con il Manchester United a 17 anni si è reso conto che forse il calcio poteva diventare una professione. Riguardo ai social
networks, sui quali è una presenza attiva, spende parole profetiche:
“I love social networks and I think that they’ll be the future”.Un futuro che, anche grazie agli hangout, è ormai prossimo.
Con questo Hangout, l’FC
Barcelona ha voluto aumentare la partecipazione dei fan di tutto il mondo che
seguono la squadra ogni giorno sui profili ufficiali del Club di social network
e sulla piattaforma web del club.