I derby sono generalmente partite a se' in cui i valori in campo si livellano. Sono match in cui non contano talento e portafoglio e posizione in classifica, ma anima grinta e cuore. Ma in un calcio che non si limitano solo al campo anche per i derby i soli 90 minuti del rettangolo verde appaiono un po' stretti. Soprattutto se il derby in questione -quello della Mole, Tra Torino FC e Juventus FC- è stato caratterizzato da molti errori arbitrali da entrambe le parti che hanno inevitabilmente pesato sul risultato finale.
Ecco allora che sul sito web del Torino FC intorno alle ore 18.00 appare un comunicato stampa alquanto originale dal titolo pungente con un chiaro riferimento alle dichiarazioni del mister bianconero Antonio Conte che aveva parlato di superiorità assoluta della Juventus:
"Al termine del derby, il tecnico bianconero Antonio Conte ha dichiarato, rispondendo a chi gli chiedeva del gol irregolare per netto fuorigioco di Tevez, che <<la Juve ha tenuto la palla ed attaccato per 70'>>. E che, quindi, <<diventa normale che ci siano più azioni sulle quali discutere>>. Viene da chiedersi con quale pallottoliere conti il possesso palla Conte, considerando che i dati statistici, pubblicati sul sito della Lega Calcio al termine del match, raccontano di un possesso palla della Juventus pari al 52%, contro il 48% del Toro. Tanto schiacciante, dunque, la superiorità della Juventus non è stata.
Altra dichiarazione di Conte: <<Il fallo di Immobile era da espulsione, cosa sarebbe successo con il Toro in 10?>>. Davvero il fallo di Immobile era da espulsione? La stessa curiosità resta inevasa anche in ottica granata: cosa sarebbe successo se l'identico fallo di Pogba su El Kaddouri (vedi foto) fosse stato sanzionato con il rosso, al pari della somma di ammonizioni che avrebbe meritato Marchisio? La verità è che la Juventus ha vinto il derby per 1-0, e che quell'1-0 è stato viziato da un evidentissimo fuorigioco. Il resto sono solo inutili parole. Sicuramente Conte, a scuola, era più bravo in italiano che in matematica."
La risposta della Juventus FC non si è fatta attendere. Poco dopo sul sito web bianconero è stato pubblicato un comunicato di risposta a quello dei "cugini" granata in cui, statistiche alla mano, veniva sottolineata la supremazia degli uomini di Conte.
"Neanche un tiro in porta da parte del Toro. Basterebbe questo dato a spiegare l’assoluta supremazia della Juventus nel Derby, considerando oltretutto che i bianconeri di conclusioni tra i pali ne hanno piazzate otto, sule 17 totali. Sei appena quelle dei granata e nessuna che abbia impensierito Buffon, spettatore non pagante all’Olimpico.
Era dal 17 novembre 2012 che la Juve non concedeva neanche un tiro tra i pali agli avversari. Allora a rimanere a secco fu la Lazio, che però uscì indenne dallo Stadium. Questa volta invece il gol di Pogba ha premiato il dominio della squadra di Conte, che ha tenuto il baricentro molto alto, a 59,2 metri, contro quello del Toro, fermo a 50, 7 metri. E se il possesso di palla è stato quasi pari, 50,7 a 49.3% per i bianconeri, l’indice di pericolosità non lascia dubbi: 59,2% quello della Juve, 22,8% quello del Toro. Stesso discorso per la supremazia territoriale: oltre 12 minuti per i Campioni d’Italia, poco meno di otto per i granata.
Il quinto successo consecutivo nel Derby, che eguaglia la striscia record messa a segno tra il 1932 e il 1934, nasce da una solidità difensiva che è ormai costante delle stracittadine: i bianconeri non subiscono reti dal Toro, da quella di Cauet del febbraio 2002. Anche la capacità di creare occasioni però, nonostante una gara “imballata” è alla base del successo. Sono 25 le giocate utili di Tevez e compagni nell’area avversaria a fronte delle 4 della squadra di Ventura. Proprio l’Apache, nonostante il duro colpo subito da Ciro Immobile nel primo tempo, è stato l’uomo più pericoloso, con 5 conclusioni personali. Dietro di lui il match winner Pogba, Marchisio e Vucinic, tutti con due tiri a testa."
Entrambi i comunicati sono stati pubblicati dalle squadre sui rispettivi canali Twitter dove poi si è arrivati allo scontro diretto: la Juventus ha infatti twittato il proprio comunicato stampa taggando l'account ufficiale di Twitter del Torino. I grana non hanno digerito l'affronto rispondendo al tweet incriminato in maniera polemica:
@juventusfc Non vi buttate giù. Fino a 31 (ops, 29) ci siete arrivati.
— Torino Football Club (@TorinoFC_1906) September 29, 2013
Questo è un esempio di come Twitter, più di altri social network, si dimostri la piattafroma prediletta di uffici stampa e reparti comunicazione sportivi. Tempestività e immediatezza, caratteristiche principali di Twitter giocano a vantaggio di quei professionisti che si vedono costretti a ribattere (e in questo caso anche contro-ribattere) per tutelare il valore del proprio brand. Episodi simili -sempre su Twitter- sono già avvenuti: nel Regno Unito ha fatto notizia il tweet di risposta del Lincoln City FC al Newport County AFC riguardante il mancato arrivo dei documenti per la cessione di un giocatore durante il calciomercato. Questo appare un fatto divertente, ma è emblematico del passaggio epocale che stiamo vivendo: sembra finita l'epoca degli "scarni" comunicati stampa, privi di emozione e sentimento; oggi il pubblico pretende di più in termini sensazionalistici e quindi anche i reparti PR si sono dovuti adattare
"I derby non si giocano, si vincono" disse Rudy Garcia prima di battere la Lazio nella stracittadina di Roma lo scorso 22 Settembre. Vale lo stesso per gli uffici stampa.